domenica 10 maggio 2009

L'ora di religione

(Abbozzo per il film L'ora di religione, presto nei migliori comuni).

Già me lo vedo quando uscirà dal negozio e dirà: "Oh, tu. E' passata più di un'ora. Le sai le regole? Adesso spostati da un'altra parte". E lui risponderà: "Ma capo, ancora non ho preso un euro!". "Ecchè, mica è un mio problema?". Così lui, gobbo, zoppo, guercio e sporco si sposterà di qualche metro e si metterà davanti ad un altro negozio. "Ehi, ehi! Non scherziamo, eh? Ne è appena andato via un altro. Smamma, sciò!" griderà la signora uscendo dalla sua boutique di vestiti ultrachic. Allora il barbone si sposterà a fatica davanti ad un'altra vetrina. E così via per tutto il pomeriggio. Alla fine il barbone stremato riposerà a stento fra i suoi stracci, triste, stanco.
Già me lo vedo il giorno dopo, ricominciare a girare la piazza. Non più di un'ora davanti allo stesso negozio chiedendo le elemosina. Parola del sindaco di Bergamo. L'ora in cui permettere l'elemosina e sentirsi bravi cristiani. L'ora di religione.
E poi da oggi, già me lo vedo, metteranno quegli aghi che di solito tengono lontani i piccioni e li porrano proprio davanti alle vetrine. Allora un giorno al barbone viene in mente una genialata. Già me lo vedo. Muore lì davanti, ad una di quelle vetrine. Sì ma per finta, non vi preoccupate. Vero? Si accascia lì, come un morto. Per finta. No? Vero che stai facendo finta? Oh, barbone! Sveglia. Dicevo: stai facendo finta, no? Barbone? Barbooone? Oh, ma...
Merda.
E' morto davvero.
Io lo avevo detto di non lasciarlo più di un'ora davanti alla panetteria. Che poi a quello gli vengono i crampi allo stomaco e schiatta. Facciamo così. D'ora in poi non più davanti a panetterie, pasticcerie e quant'altro possa ingolosire un barbone.
Già me lo vedo. Il sindaco sorridermi quando gli suggerirò la mia idea.

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