giovedì 30 aprile 2009

ultime dall'ambiente

Logicamente si parla di ambiente, ultimamente.
Gli statunitensi pensano che portare una macchina da 7 km/l di consumo a 14 sia un passo verso la rivoluzione 'verde'. Tanti sostengono che gli americani siano alquanto ignoranti in senso di ambiente. E lo dimostrano quando vengono prodotti articoli e documentari (ad es. quello di Al Gore) che spiegano cose che in Europa si sono ormai sentite e risentite. Perché questo? Gli USA non hanno ancora capito qual'è il loro ruolo nell'imminente disastro ambientale. E molti americani non si sono mai interessati alla cosa. Ma adesso urgono scelte politiche ben mirate e consapevoli.
Purtroppo la politica è indivisibile da questo tema perché tra un po' di anni i conflitti si faranno per trovare un pezzo di terra ricco di risorse, mentre il resto della terra giacerà sfruttato senza più importanza e deturpato della sua naturale bellezza. L'Eldorado pare spostarsi progressivamente verso l'alto, al Nord. Un interessante articolo di Gaia Vince, apparso sul New Scientist recentemente, mostra come la densità di piogge stia aumentando nella parte settentrionale dell'emisfero. Già vediamo come i fenomeni migratori si spostino frequentemente verso il Nord, più che al Sud, ma uno spostamento tale di genti non è attribuibile al solo fattore ambientale ovviamente. Però ora si potrebbe effettuare un abbozzo di connessione tra questi due fattori. Perché in un lontano futuro la popolazione mondiale (che secondo le stime sarà di 9 miliardi) si sposterà sempre più verso le terre del Canada, della Groenlandia, della Siberia, della Scandinavia. Terre che saranno ricche d'acqua data la vicinanza ai ghiacciai in scioglimento, e dove la coltivazione sarebbe facilitata rispetto alle zone del sud sempre più aride. Per sfamare 9 miliardi di persone si preferiranno le patate piuttosto che il riso, alimento che assorbe troppa acqua. Perché come dichiarano gli esperti, con meno risorse a disposizione la produzione di cibo dovrà essere più efficiente. Nei mari caldi e acidi sopravviveranno solo quegli animali capaci di sviluppare un guscio protettivo e sulla terraferma i pascoli diminuiranno. Il mondo si fa vegetariano, quindi.
Le concentrazioni energetiche, che punteranno sui pannelli solari, creeranno assetti politici diversi. Forse non più di tanto dato che le aeree potenzialmente più produttive sembrano essere il sud degli USA (sempre loro), il NordAfrica e il Medio Oriente. Ma si correggeranno gli assetti geopolitici.
Insomma, per non mischiare più politica e ambiente è necessario che quest'ultimo diventi una materia affrontata a scuola, che entri a far parte del senso civico della società. L'unico modo per produrre dei cambiamenti a lungo termine è questi cambiamenti prendano parte dell'animo umano e che egli li veda come bisogni primari da soddisfare e rispettare.
La cosa che mi rincuora, in un futuro di situazioni incerte, è che se noi italiani migreremo verso il freddo nord scandinavo, troveremo un popolo già preparato su questi argomenti. Chissà che sia l'unico modo per imparare qualcosa.

intro

Mi sto chiedendo perché un blog.
E' difficile dire perché si fa un blog. Probabilmente per il semplice motivo che uno vuole dire delle cose. Di qualsiasi tipo. Agli altri? Non lo so, soprattutto a se stessi, credo.
Perciò scriverò un po' di cose varie, magari senza senso, magari senza interesse. Chi lo sa. Ma soprattutto chi se ne frega. Lo dico per mettere ordine nella mia testa.
Comunque Platone diceva nel 'Fedro' che la scrittura avrebbe soppiantato la memoria. Nel mio caso questa profezia si è avverata ora. Io dimentico le cose che penso, le connessioni che mi capita di fare fra tutti i contenuti che leggo. Perciò li collego. E li scrivo qui. Per non dimenticare.
Grazie per l'interessamento.