mercoledì 27 maggio 2009

La sottile linea rossa

Il regista ci racconta come gli è venuta l'idea per il suo ultimo film:

"Ho fatto un sogno. Ho sognato di essere Giuliano Ferrara che a sua volta sognava di essere Berlusconi che rispondeva alle 10 domande di La Repubblica sul caso Noemi. E nel sogno io, che credevo di essere Ferrara che a sua volta credeva di essere Berlusconi, dicevo che non doveva importare a nessuno di che cosa facessi nella mia vita privata, perché era solo mia e non di tutti. A questo punto spuntava un giornalista nuovo il quale mi chiedeva se fare regali ad una diciasettenne dopo aver visionato il suo book come se fossi un agente di casting per farla partecipare in tv e magari poi alle europee appena dopo il tentato divorzio dalla moglie e nel frattempo avere sulle spalle un importante processo per corruzione giudiziaria, per non parlare di tutte le figure di mmerda fatte con gli altri capi di stato ai numerosi convegni di cui non si spiega il mio invito dato che si trasforma sempre in una pagliacciata, ecco, mi chiedeva il giornalista, anche questo fa parte della sua vita privata?
Allora io-Giulianone-Silvio gonfio il petto, in questo mio sogno, e rispondo: "C'è una sottile linea che divide ciò che è pubblico da ciò che è privato, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra ciò che è morale e ciò che non lo è, tra ciò che può essere considerato un regalo e ciò che può sembrare corruzione, insomma tra ciò che faccio veramente e ciò che voi dite che io faccio. E questa linea purtoppo, in Italia, è inesorabilmente e dannatamente di colore rosso!". Dopodiché, uno schiocco di dita e un gruppetto di anziani in divisa mimetica afferrano il giornalista e lo portano via.
Mi sveglio in un letto di sudore. Spaventato. Spaventatissimo. Che sogno! Che incubo! Devo subito controllare che io sia di nuovo nella realtà. Accendo la luce. Guardo verso il basso e riesco a vedermi la punta dei piedi. Bene. Mi tocco la testa e miei capelli sono naturali. Benissimo. Tiro un sospiro di sollievo e torno a dormire.
Solo l'ennesimo brutto sogno. Ora sono io, solo io, nient'altro che io."

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