sabato 8 agosto 2009

Delitto di solidarietà















Trama
. Al largo della Sicilia, una piccola isola di nome Lampedusa viene presa d'assalto da emigranti africani, possibili terroristi, e donne incinte di bambini oscenamente di colore.
Per evitare lo sbarco di questi esseri immondi, il governo leghista italiano condanna, per reato di 'favoreggiamento dell'immigrazione clandestina', tutti i pescatori ( tra essi anche dei tunisini, pensate che schifo) che cercano redicivamente di evitare che questi emigranti muoiano in mare. Il giudice allora ricorda come qualche anno prima, per esempio, dei pescatori al largo dell'isola erano stati svegliati dalle urla di decine e decine di migranti su un gommone che stava per affondare. Il capitano decise di soccorrerli e trasportarli alla terraferma più vicina, Lampedusa. Qui vengono tutti arrestati e processati.
I pescatori ritengono assurdo questo comportamento da parte della legge italiana che punisce chi salva delle vite (anche se di immigrati) e lascia impuniti chi bastona i migranti e li aiuta ad annegare.
Il film si conclude con il processo ancora in corso, nel quale i protagonisti, destinati ad una vita di fatiche e nervosismi per colpa di vite umane salvate, si chiedono se fosse stato meglio rimanere fermi sulla barca.


fonte immagine: http://risodegliangeli.corriere.it/20080731_clandestini.gif

giovedì 6 agosto 2009

Una ronda non fa primavera

















Maroni: "Buona salute fisica, sanità mentale, nessun collegamento con i partiti". Questi i requisiti per entrare a far parte delle ronde. Quindi chiunque, tranne quelli della Lega.
Me lo immagino il colloquio dallo psicanalista per testare la sanità mentale di un individuo:
"Partito?"
"Lega Nord"
"Sì, grazie. Abbassi pure il braccio destro. Anni?"
"Dal 1993"
"Lei è così giovane?"
"No, parlavo del partito"
"Va bene, ma abbassi il braccio destro, adesso. No, io parlavo di lei. Anni?"
"Venti".
"Così giovane? E cosa la spinge a voler entrare nelle ronde"
"Voglio mettermi al servizio delle persone e non sono spinto da motivazioni individuali o ideologiche"
"Sì.. Lei è il dodicesimo di oggi che mi ripete questa frase. Questo è quello che c'è scritto nel documento di Maroni. Ehm, abbassi il braccio destro per favore. Ma quello che voglio dire è: dica il perché di questa sua scelta. La verità"
"Ehm, allora... Perché ci sono i negri... che... vediamo... stuprano le nostre donne... a noi che ce lo abbiamo duro... e... rubano... e... vediamo... discendiamo dai celti... siamo cristiani... i musulmani di merda, con tutto il rispetto parlando, vadano a pregare nei loro deserti, con tutto il rispetto per i musulmani di merda... No cioè, rispetto la merda, non volevo dargli della musulmana..."
"Va beh, ho capito... Lei è d'accordo che ciascuna regione adotti la sua bandiera e il suo inno? Lei ne sente il bisogno?"
"Certamente"
"Da dove viene lei?"
"Dalle Marche"
"E saprebbe dirmi che bandiera hanno le Marche? E parla il marchigiano?"
"No, ma domani mi informo su tutto. Sulla bandiera perché la voglio mettere nella mia cameretta e il marchigiano perché fino a poco fa parlarlo mi sembrava roba da provinciale..."
"Ho capito. E' d'accordo che gli alpini diventino l'esercito del Nord?"
"Certamente. Così magari li mandiamo sulle spiaggie a difendere i bagnanti"
"Ho capito. Va bene, mi sembra che i requisiti ci siano tutti. Allora buona fortuna. Vada... Vada a fare il rondista. Eh, solo una cosa. Lo abbassi quel braccio destro, per favore"

Precisazione: so che ci sono persone che questo compito lo svolgono con tutte altre funzioni. Ad esempio, assistere i senza tetto, evitare stupri e quant'altro che adesso non mi sovviene... Cioè esistono 'ronde' con scopi più umanitari? Se sì, solo dico: voi che non siete rondisti, dove siete finiti in questa discussione? Perché non vi fate sentire? Perché non dite che le ronde sono nate con altri scopi? Perché siete accostati alle ronde (che prendono origine da determinati fatti di spedizioni punitive)? Vi fa comodo così? Sono convinto che potete far valere la vostra voce. Se di vostro interesse.

fonte immagine: http://pdcimilena.files.wordpress.com/2009/03/ronde1.jpg

martedì 4 agosto 2009

Sabbia rovente



















Dopo il gioco a palla, le racchette, le bestemmie, le meduse, il topless, i castelli di sabbia, i tuffi, gli occhiali a raggi X, le creme alla senape e quelli che stanno fuori dalle misure perfette dettate dalla pubblicità, da oggi in spiaggia sono vietati anche i vu cumprà (che tra l'altro avevano smesso di chiamarli così nel 1993).
La spiaggia è una cosa seria, un luogo da preservare, da difendere. E' posto da omologati, su, non andiamo lì per giocare o divertirci o dormire.
L'ultima volta che ci sono andato un bagnino ha requisito un pallone a due ragazzi che giocavano sul bagnasciuga: "Qui è vietato giocare". Ma abbiamo veramente bisogno di un tutore della spiaggia? I vecchi metodi non funzionano più? Del tipo: un ammonimento da parte di una madre con bambino o un caloroso invito a smettere da parte degli altri bagnanti. Era l'occasione magari di vedere qualche rissa. Insomma, la natura della vita. Che se conflittuosa non può essere una legge a moderarla.
La verità è che oggi in spiaggia si va per cuccare, niente di più. Ma avete già testato quella sensazione quando ci state provando con una tipa, magari palleggiando sulle muscolosissime spalle - perché è consentito il palleggiamento, ma stando in un metro quadro - e poi la si avvicina, si fanno due battute del tipo "scusa se ti chiamo amore" oppure "minchia oh, ieri mi sono preso una piomba di vodka-redbull e oggi ti vedo doppiamente bella", e proprio lì sul più bello arriva il vucumprà di turno che ti mette in imbarazzo? Accendini, borse, asciugamani, ombrelli, parei, occhiali tutto rigorosamente clonato ma tu, no, tu compri solo le cose di marca, quelle che contano. E che ti fanno contare. E non sai come cacciarlo questo importunatore che non si scotta mai; ma soprattutto farlo senza perdere la faccia, quella del ragazzo perfetto tutto di un pezzo, che al sol dire sciò scaccia tutti i pericoli. Ed essere il padrone che spadroneggia, rispettato, della situazia. Minchia oh.
E che poi c'è il rischio che la ragazza incominci curiosa a guardarlo, a fissarlo, a compiacersene, facendosi sempre più languida. Oltre ad essere normalmente più muscoloso di te, infatti, il vu cumprà, si sa, ha una stamberga lì sotto mica da ridere; e tu, con tutto il tempo che ci hai messo a farti venire quei muscoli ti ritrovi ad essere tu il sottosvilupato e lui invece il sviluppato sotto.
Per questo motivo, mi sembra giustissimo impiegare tutte le forze necessarie per tenere lontani questi usurpatori della bella vita, questi big jim tarocco dalle nostre spiagge. Anzi, dai nostri harem, dove potremo regnare incontrastati fra le nostre donne.
Anche Maroni vuole la sua parte di incontrastato onore sessuale.



fonte immagine: https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic5Yt_LlHIQYeDfQKocZCDIR3_llh6zmV0-anszM2lfYgA4YdktFcQM7YHmCRLreIgiT4ZaboEodMH2JOSOnAyLhyphenhyphenCjZgI2SXFKxWfP0ob8Ek2OQ-0N-NEEx6ncQsd3AZxHRcVzeYW55fz/s400/no+vu+cumpr%C3%A0.jpg

lunedì 3 agosto 2009

Pasta e cecenia

Vladimir Putin si è immerso a 1400 metri di profondità nel Lago Baikal. Probabilmente stava cercando un posto dove mettere i giornalisti.
Un presidente macho che ha detto, con una voce alla Barry White già lo immagino, "Per ora non andrò nelle spazio. Qui sulla Terra c'è tanto da fare". E come dargli torto. C'è la pesca, il judo, preparare pranzi al polonio per ospiti importanti. Soprattutto quest'ultimi portano via tante forze, come dire, ti lasciano sfinito.
E piace così tanto al nostro premier italiano.





fonte immagine: http://www.paologuzzanti.it/wp-content/uploads/2006/10/putin.bmp