giovedì 29 ottobre 2009

L'ultima sigaretta












Primo film della storia del cinema - in realtà si tratta di un cortometraggio - girato con una telecamera di sorveglianza. Il regista napoletano mostra uno spaccato reale della sua città.
Trama. Siamo a Rione Sanità. Mariano Bacioterracino sta fumando inconsapevole l'ultima sigaretta. Il killer camorrista arriva, fa finta di niente ed entra nel bar. Quando se ne esce uccide con due colpi (anche se la voce narrante parla di quattro) l'uomo appoggiato all'uscita: un colpo al braccio e uno alla testa. Non si sa il perché. Si pensa ad un regolamento di conti. La chiazza di sangue si allarga e il pubblico si chiede chi può essere stato.
Note. Grande prova attoriale da parte dei protagonisti, presi tutti dalla strada. In questo film di denuncia il regista ha voluto criticare l'omertà degli italiani di fronte ai fatti della criminalità organizzata. Si vede una donna allontanarsi "come se avesse assistito ad un tamponamento", un padre con una bambina e un ragazzo che porta via il suo banchetto. Tre attori da oscar i quali, senza dire una parola, mostrano il sentimento di assuefazione al crimine solo con i loro atteggiamenti. Davvero riuscito.
Infine, attraverso l'idea della telecamera di sorveglianza il pubblico si trasforma in poliziotto per cercare di identificare l'assassino.

Come se nessuno lo sapesse...
Alla fine, si sa, è stato il maggiordomo.

Per vedere il film cliccare qui

1 commento: