lunedì 26 ottobre 2009

Shine on the dark side of the moon

Mentre in Italia si cambiano i vertici trans-nazionali del Pd, nello spazio è iniziata la corsa all'oro. Se gli indiani non hanno contrastato l'immigrazione ed ora vivono nelle riserve, lo stesso possono dire i marziani. Aspettiamoci un'imminente invasione.
Siamo noi, abitanti globali, che con i nostri barconi spaziali andiamo a cercare l'acqua perché qui già ci manca. E già abbiamo paura di soffrire la sete. E per farlo abbiamo preparato una spedizione degna delle fatiche di Fitzcarraldo.
In breve ecco il progetto della Nasa: un proiettilone di nome Centauro verrà sganciato sulla superficie lunare sollevando nel punto dell'impatto una nuvola di detriti e creando un cratere artificiale largo quanto un terzo di un campo da calcio di profondità di 4 metri.
Una sonda catturerà così i frammenti liberati in cielo e grazie all'analisi potremmo finalmente sapere se sulla Luna c'è l'acqua.
Finalmente.
Non vedevo l'ora.
Se c'è poi chissà quale metodo si troverà per recuperarla. Sono curioso.
Magari , per recuperarla, lanceremo delle bottiglie di plastica. Quando si parla di acqua sono quello che sappiamo produrre meglio, le bottiglie.
Già me le immagino una volta arrivate sulla Terra. Altissima, Purissima, Spazialissima canteranno le pubblicità. Magari faremo un bel centro commerciale lassù, aperto 24oresu24 così che ogni abitante della Terra si possa fare un giro nello spazio, una bevuta sulla Luna e, perché no, una pisciatina su Saturno.
Che bella sarà la Terra quando berremo l'acqua della Luna, l'acqua che arriva direttamente dal cielo. Perché si potrebbero far cadere direttamente bottiglie dal cielo, no?
La pioggia, perdio, ma nessuno ci ha ancora pensato?
Ogni goccia una microbottiglia, rigorosamente di plastica.
Quando piove non devi far altro che stendere la mano fuori dalla finestra e fare il carico d'acqua.
Ma poi ci sarebbe la crisi dei centri commerciali e non ci sarebbe più lavoro.
Allora facciamo così: le abitazioni d'ora in poi saranno costruite all'interno dei centri commerciali e un tubo gigante farà confluire tutta la pioggia microconfezionata solo lì dentro. Così tutti ci vorranno abitare.
E non ci sarebbe più crisi.
Che bello il mondo quando si berrà l'acqua della Luna.
E' bastato un razzo per arrivare nella zona d'ombra.
Là, dove non batte il Sole.

Credo che la scienza ci abbia abituato a non cambiare abitudini. Perché farsi problemi sul consumo d'acqua che, se va avanti di 'sto passo ci lascerà assetati molto presto, quando è più facile bombardare la Luna? Incredibile. E' più facile far attraversare lo spazio da un razzo, farlo cadere nella zona d'ombra della Luna che cambiare abitudine e soppesare meglio il nostro consumo dell'orbe terracqueo. Questo sì che è progresso. La scienza verso la zona d'ombra della Luna lascia un'inevitabile zona d'ombra nelle nostre menti.

Nell'immagine: un fotogramma del film di Méliès "Viaggio sulla Luna"

2 commenti:

  1. Credo che l'obiettivo della Nasa non sia di recuperare acqua dalla Luna per portarla sulla Terra ma studiare e capire se qualche forma di vita sia mai esistita sulla Luna e questo è possibile solo se nel passato c'è stata acqua..la voglia di scoprire altre forme di vita..la scoperta forse potrebbe aiutare a comprendere l'importanza dell'acqua..magari la Luna potrebbe essere stata un tempo tale e quale alla terra di oggi e anche con lei i suoi abitanti risulterebbero essere stati stupidi fino a farla divenire così e fino ed estinguersi..

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  2. Sì, so che l'obiettivo primo non è quello di portare l'acqua sulla terra. Ma mi è venuto spontaneo pensare che,all'interno delle logiche di mercato odierne e con l'imminente guerra per l'accesso all'acqua, andare sulla luna si trasformi in un'enorme manovra dai risvolti economici-scientifici. Ha un sapore lievemente distopico. Mi è piaciuto il collegamento che hai fatto: scoprire che gli ex abitanti della luna sono stati stupidi per ridurre la luna alle condizioni attuali. Come stanno facendo i terrestri con la terra.

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