lunedì 19 ottobre 2009

Ma P.D. è l'acronimo di una bestemmia?


Domenica ci saranno le primarie. Anche se è sbagliato chiamarle così ma è così che le conosciamo. Facendo il punto della situazione si conclude che è necessario eleggere il segretario che terrà la leadership del partito. Per l'occasione verranno allestiti 10mila seggi in cui gli elettori potranno esprimere la loro preferenza. Questa è la seconda volta che succede: alla precedente, nel 2007, tre milioni e mezzo di elettori nominarono Walter Veltroni.
Per chi credeva che il peggio fosse ormai superato ecco arrivare al vertice questa volta tre canditi, come i Re Magi, solo senza doni.
Anzi.
Dario Franceschini, Ignazio Marino e Samuele Bersani.
Ah no, Pier Luigi.
Peccato, ci fosse stato Samuele lo avrei votato.
In realtà con le primarie non si elegge direttamente il segretario. Per questo non sono primarie. Ma si eleggono i candidati dell'Assemblea nazionale nelle liste collegate a Franceschini, Marino e Bersani. Non Samuele, quell'altro.
Vabbè. Delle secondarie... Come le scuole.
Quindi, se nessuno dei tre dovesse raggiungere il 50%+1 sarebbe compito dell'Assemblea scegliere in un ballottaggio i due candidati più votati (anche se recentemente Franceschini e Bersani hanno appoggiato la proposta di Eugenio Scalfari perché sia eletto comunque il candidato più votato a prescindere dalla percentuale).
Ma a noi questo non interessa. Perché tanto anche se ci interessasse non lo capiremmo.
A noi interessa che potranno votare i maggiori di 16 anni e chi verserà un contributo di 2 euro. Anche gli stranieri con regolare permesso di soggiorno potranno votare. In teoria anche chi non ce l'ha può farlo e rischiare l'arresto. Chissà che ci sia qualcuno pronto a dar la propria vita per quella del partito? Difficile riesumare i cadaveri, però. Solo Gesù ci è riuscito e nonostante ciò non ha fatto una bella fine.
Ci saranno pure i voti elettronici. Insomma, le hanno provate tutte per ammiccare al pubblico e dare un carattere di novità e modernità all'evento. Chissà.

Io ci ho pensato a lungo a questo momento. (Beh, non troppo a lungo a dir la verità, mi sembra già abbastanza una perdita di tempo leggerne le dichiarazioni sui giornali).
Ma voglio dire... Votare o non votare? Questo è il problema.
Perché la forma mi piace. Scegliere attraverso il voto il candidato che vuoi tu. Vabbè non proprio quello che vuoi tu ma... il tentativo mi piace.
Pensare che anche gli stranieri andranno a... Ma... Ci andranno? No, perché... Insomma anche questi due euro... Uno potrebbe dirsi: ma tanto che ci fai con due euro? Una colazione? Sì ma poi una volta al bar continueresti a pensare a Franceschini ripieno di marmellata e Bersani con della schiuma da cappuccino in testa.
Due euro non sono la fine del mondo. Però mi chiedo: perché? Perché pagare se si tratta di un diritto? Certo è che questa è l'ultima volta che si andrebbe a votare così, cioà allungare il dito e sceglierne un candidato. D'Alema e Bersani già hanno parlato di toglierla 'sta cosa. Bersani Pier Luigi, eh, non Samuele.
Cioè l'unica cosa intelligente già pensano a toglierla. Ma se le tirano proprio addosso 'sto partito di gufi!
Insomma. Il metodo è bello, forse troppo litigarello e allora viene già segnalato come prossimo tumore da operare.

Siamo chiamati alle urne (così poco c'andiamo!) che per non andare devo essere convinto.

Poi, d'improvviso, una speranza. Una scusa che posso raccontare al mio animo politico per ritenermi sollevato.
Posso rivalutare la protesta della scheda bianca!
Perché no? Pagare ma lasciare scheda bianca. Che gesto di protesta!
Voi direte: nessuno se ne accorgerà. E' una cosa talmente insignificante. Sì, ma così sto in pace con me stesso. E se fossimo in tanti... Ma tanti... Oppure rifiutare la scheda? Che dite? Si potrà? "Io non mi sento rappresentato!". Oppure "Io non mi sento italiano".
Così avrei espresso un mio diritto. Anche se ho dovuto pagare per esprimerlo.
Pagare per protestare.

Bersani.. Com'era quella là? "Vorreeei ma non voglio, fidarmi di teeee..."

4 commenti:

  1. Credo che questo voto sia una presa in giro, primo perchè ti chiedono chi vorresti come leader pagando 2 euro, che moltiplicato 3 milioni e mezzo di speranza di voti sono soldoni al partito (7 milioni di euro) non solo per ripagare le spese elettorali. Volendo potrebbero organizzarlo tipo raccolta firme, dove solitamente non si chiede di pagare. Insomma sembra più fingere di coinvolgere gli elettori per rimpinguare le casse anche perchè come sempre sei costretto a scegliere il meno peggio e non quello sconosciuto e disinteressato che vorresti votare tra quella marmaglia. Poi il sistema non fa che creare spaccature nel partito perchè si propongono tre leaders che a loro volta sono appoggiati da tre fette di torta degli iscritti al partito, senza dimenticare la quarta fetta di chi non appoggia nessuno dei tre. Come sempre nessuno dei tre fa proposte concrete per il paese e nessuno propone una linea da seguire dal partito perchè potrebbe creare malcontenti nella fetta che lo appoggia. Quindi nessuno si sbilancia e importa solo che tanti vadano a votare. Tanto poi uno dei tre la spunterà secondo un complicato algoritmo, gli altri due comunque avranno incarichi importanti in modo da essere tutti contenti, nessuno ci capirà niente e anche sta volta ci sarà un leader di un partito spaccato e senza idee, senza anima e incapace di opporsi ai tanti scandalosi avvenimenti. Poi si penserà alle alleanze da stringere e l'obiettivo sarà pensare a come si può sconfiggere un 73enne e sconfittolo non sapranno più cosa fare. Quindi mi chiedo vale la pena andare a regalare 2 euro per dire voglio questo, non voglio nessuno dei tre o per scrivere fate ridere? Credo che per un partito così purtroppo oggi non valga la pena. Magari un flop alle primarie può far capire che non stanno piacendo, che hanno deluso le aspettative e che non stanno facendo opposizione. Se il 73enne non è ancora stato cacciato a calci dal parlamento un motivo purtropppo c'è. Magari un giorno si sveglieranno dal torpore politico ma a quel punto forse torneranno a scegliersi il loro leader.

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  2. Alle primarie del si può andare anche volentieri, che se no per cosa ci si è lamentati a fare delle liste bloccate in mano alle segreterie di partito? I candidati sono quelli si sa...
    Per quanto riguarda la scheda bianca, converrà farla poi, se il candidato vincente non ci aggrada, alle elezioni, quelle vere. Per quanto riguarda i 2 euro, se uno aspira ad esser elettore del pd, eggià che gli chiedono i 2 euri e tutto sommato ci sta anche che raccolgano soldi così, basta semmai chiedere conto di come li spendano, insieme a tutti gli altri...

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  3. Secondo me il problema risiede a monte. Insomma, è vero che il PD è l'unico partito di dimensioni potenzialmente tali da poter pensare di governare, ed è altrettanto vero che non se ne può più di Berlusconi e della sua cricca di invasati. Detto questo però la domanda che mi pongo e della quale conosco già in fondo la risposta è: ha senso lanciare un segnale forte come la partecipazione al voto delle primarie verso un partito che non ci ha mai neanche fatto intravedere un barlume di speranza? Verso un partito che in parlamento ha votato qualsiasi azione militare (sia quando era al governo sotto forma di Ulivo o surrogati vari sia all'opposizione), verso un partito che non ha fatto nulla contro il conflitto di interessi, nulla nella lotta al precariato e al lavoro sfruttato (nessuno ha toccato la legge Biagi), verso un partito che non è ancora riuscito a prendere una posizione veramente laica nei confronti delle questioni di bioetica e nei rapporti Stato-Chiesa (vedi Binetti & co.), verso un partito che non è mai riuscito ad impegnarsi seriamente nella lotta al cambiamento climatico e nel tentativo di incidere sugli stili di vita, verso un partito che in questi tempi di attacchi alla Costituzione e ai media, di politiche dell'immigrazione degne del ventennio e di mignottocrazia imperante (per citare Paolo Guzzanti, sen. PdL) non è mai riuscito a scrollarsi dal torpore congenito dei suoi vecchi dirigenti? Insomma, non mi dilungo oltre col pippone anche se ci avevo preso gusto, per concludere credo che per questo Partito Democratico non valga la pena scomodarsi e raggiungere il seggio più vicino.

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  4. Carissimo,

    Io non ci ho creduto. E il risultato mi ha dato ragione. Bersani è quello che volevano sia i vertici del Pd sia quelli del PDL. e il sogno è diventato realtà. Un avversario che non lo sia veramente è il sogno di ogni giocatore furbo.
    La soria della primarie aperte a tutti è, secondo me, una grossa fesseria.
    Un partito ha dei militanti che dialogano, si confrontano ... (o almeno dovrebbero). Ci sono mozioni interne, tendenze, correnti. Che ci sia un voto per disegnare la corrente prevalente può anche essere una buona cosa. Ma che questa votazione sia aperta a tutti. con la possibilità di creare sistemi di riempimento delle urne con voti di persone alle quali non frega niente. Caso dei filippini di Torino trascinat dal loro prete per votare Bersani. Casi di vari tipi di voti di scambio segnalati attraverso il paese. Caso delle video di tollerranza zoro che anhe tu hai messo in testa al post dove si vedono personaggi loschi trascinare vecchi e meno vecchi, venditori ambulanti a votare per il candidato che li ha pagati per riempire le urne... Cose schifose che non hanno a che fare con un qualcosa che si chiama democrazia.

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