giovedì 4 giugno 2009

Sesso, bugie e videotape

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/06/03/londra-scandalo-dei-film-porno-si-dimette.html

Trama.
Una ministra inglese, essendo inglese appunto, non riesce a soddisfare le esigenti fantasie sessuali del marito. Un giorno decide di affittare un film pornografico da blockbuster ma invece di pagare con la carta di credito, acquista l'oggetto con la scheda del partito. Il giorno dopo lo scandalo è su tutti i giornali. La stampa non le lascia il tempo di replicare alle accuse di aver usato soldi pubblici a scopi personali, e alla fine decide di dimettersi.
Una volta in pensione decide di visitare quei posti ancora inesplorati che durante la vita di ministra non ha potuto visitare. Parte alla volta della Serdegna, atterrando ad Olbia in un pomeriggio afoso e soleggiato. "Ah, Italy!" esclama appena scesa dall'aereo. "(traduzione dall'inglese) Sei proprio come ti presentavano su Italia1. Dirò al nostro garante delle telecomunicazioni di prendere a modello questo tg." pensa fra sè e sè. Poi vede davanti a sè uno stuolo di manigoldi lasciare un aereo presidenziale. "Strange!" pensa ancora la ministra, la quale si avvicina e riconosce nell'apripista un gentiluomo basso, in forma, con una ridicola bandana in testa. "I've already seen him, but I don't know where" dice a bassa voce in un inglese impeccabile.
L'uomo basso, come se avesse sentito telepaticamente, si gira verso la ministra ed urla "Bella sgnacchera! Mi consenta di farle un complimento. Scenderebbe in campo con me?". Si avvicina a lei con incedere elegante e continua la sua arte della favella. "Ok! Now I know who you are! Silvio!" si sveglia finalmente la ministra.
"Signora? Sta male? Ma come parla?" Appena un suo consigliere gli fa notare che di inglese trattasi, niente popò di meno che la lingua internazionale, il riconosciuto Silvio inizia a conversare in inglese istituzionale, ricordandosi che prima di tutto lui è un uomo di stato.
La ministra, disperata, racconta a Silvio le tremende vicissitudini accadutele in patria. Silvio, sull'orlo delle lacrime e dello stupore, le risponde:
"In verità, in verità io ti dico, cara Jacqui, che tu per prima hai sbagliato. Anch'io prima ero come te. Poi ho capito che gli impegni vanno presi di persona. Ho detto che avrei migliorato la mia prestazione sessuale. E così è stato. Prima dormivo tre ore per notte. E le altre tre trombavo tristemente con la stessa persona. Poi non ce l'ho più fatta a resistere. Io e il mio amico Emilio ci siamo messi a caccia di gnocca: lui passava le foto a me ed io combinavo le cose. Poi mi sono innamorato. Ma questo la nazione non lo capisce. Non pensano che anche il loro premier può avere un cuore? No, maledetti comunisti. Il cuore è rosso e batte a sinistra. Io tenterò di renderlo nero e spostarlo a destra. Ma non distraiamoci. Il problema di cui parliamo è il suo e a me non piace raccontare di me in giro. Tornando al discorso, io non le ho fatto vedere nessuna cassetta a questa ragazza. Suvvia, non pensi che io sia contro la pornografia. Anzi, nella mia rete televisiva sto cercando di renderla necessaria. Sulla cassetta, d'altronde c'era scritto 'Vietato ai minori di 18 anni'. E poi dicono che non rispetto le leggi! Ma io ho capito che lei era già una persona adulta, perdio. E per questo sto tentando di abbassare la maggiore età a 12 anni. Anche perché c'è l'amica del mio dentista che non ha voglia di studiare e vuole buttarsi in politica. Intanto le ho detto di indossare vestiti scollati a L'albero azzurro o un programma del genere di cui non ricordo il nome. Lo consigli ai suoi colleghi. E mi raccomando: acqua in bocca! Ma adesso la saluto perché i miei amici mi stanno aspettando".
La ministra rimane allibita da tale dicorso. Stupenda l'immagine finale in cui la si vede di spalle con una macchia a forma di mano sulle natiche.

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