venerdì 12 giugno 2009

Il sospetto

Trama. Giallo a Montecitorio. In seguito alla delibera sul ddl intercettazioni, la sinistra si ritrova alle prese con 21 traditori che, grazie al voto segreto, hanno votato per il lasciapassare della probabile legge. Dopo il monito di Napolitano sul maxischermo, il quale afferma che farà il suo dovere di apporre la firma, lavoro al quale si sta preparando facendo esercizi per i polsi, dopo il monito si diceva l'unico obiettivo diventa scoprire i colpevoli.
Frammento di dialogo nella testa di Franceschini: "Chi sarà stato? Chi osa distruggere l'unità della coalizione, chi osa interrompere il feto che piano piano stava nascendo nella pancia del Pd? Forse quel centrista là... Guardalo, guardalo come scappa. Oppure quel ex-diessino? Io lo dicevo che non doveva entrare con noi. E che dire invece di quel margheritino? O è un udiccino? Non riesco più a riconoscerli. Ma come fare per incastrarli? Sbarrare le porte e torturare gli indiziati fino a farli confessare? "No, ci darebbero dei comunisti. E noi da loro dobbiamo stare ben lontani. Lasciamoli, lasciamoli andare, non importa. Tanto una volta fuori di qui, vi rintracceremo. L'importante è ci mettiate meno di 60 giorni per farvi scoprire".

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