sabato 6 giugno 2009

Out of Africa

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/06/05/berlusconi-milano-come-africa-la-curia.html

Trama.
Un mattino d'estate il Cavaliere del lavoro si sveglia fra le coperte di raso nero del suo letto a baldacchino. Come ogni mattinata scende in campo per trascorrere tranquillamente la giornata e godersi il meritatissimo riposo, tra piscina e cocktail, ombrelloni ed escursioni, battute di caccia con i bracconieri, visite alle alte cariche di stato, a visionare savane incontaminate dai termovalorizzatori, fra strade da asfaltare e bambini poveri.
Ma ecco avverarsi un terribile fatto. Infatti il Cavaliere si accorge di essere attorniato solo da gente di colore, da negri, da diversi, insomma. Il disorientamento è enorme. "Ma insomma, dopo tutto il lavoro fatto per migliorare il mio paese, dove sta la mia gente? Qui nessuno mi ringrazia, nessuno mi saluta, nessuno che stende tappeti al mio passaggio. Nemmeno uno che mi tiri un cavalletto c'è qui" si confessa il Cavaliere.
I giorni passano inesorabili verso una realtà che lascia poco spazio all'immaginazione. Da un giorno all'altro la gente sembra essere diventata tutta di colore nero e nessuno che riesca a riconoscere nel Cavaliere quella magnifica persona che tanto ha dimostrato di essere.
Il caso vuole che in quel frattempo si decidi per la nomina del capo di stato. E' il momento di fare qualcosa e il Cavaliere si dà subito da fare. Primo, si compra una televisione (non l'apparecchio) e attraverso questa fa campagna elettorale. Sembra un gioco da ragazzi. Come pensava, la gente diventando nera è diventata allo stesso tempo anche più vulnerabile. Più scema, diciamolo. Quindi sembra fatta. Ma insicuro ancora della sua inedita posizione decide di brogliare lo spoglio delle schede promettendo a tutti una minicrociera nel mediterraneo. Gli umanoidi si fanno abbindolare.
Diventato la più alta carica dello stato, come secondo passo riforma l'ordine giudiziario e nomina se stesso U.G.G.I.O.S.O (Unico Giudice Garante Impunito Social-Operaio), una nuova carica da lui stesso introdotta. Per assicurarsi l'appoggio dei giudici suoi colleghi dona a loro svariate migliaia di euro, che assicura loro essere dei piccoli ricompensi, dei semplici regali. Dopodiché, attraverso una massiccia pubblicità della quale è un attento conoscitore, pubblicizza prodotti sbiancanti per la pelle che decide di manifestare al pubblico direttamente sul suo viso. Le ragazze del paese sembrano impazzite. Tutte vogliono diventare bianche come le veline viste in tv. La trovata colpisce nel segno e la popolazione, sempre più felice del nuovo capo di stato, incomincia a diventare più bianca del latte.
I mesi passano, e le cose per il Cavaliere vanno sempre meglio. Ma un giorno bussa alla sua porta una ragazza dal viso angelico, candida come la panna.
"Ma dove eri finito? Sono mesi che ti stiamo cercando!"
"Scusi ma, mi consenta di chiederle: lei chi è?"
"Ma come chi sono? Sapevo che non dovevo mandarti qui a cercare una discarica per Napoli. Sono la tua terza moglie! Ricordi, Silvio? E qui siamo venuti per il viaggio di nozze! Ma come sei pallido... Mi sa che sei malato. Su dai, torniamo in Italia che là la sinistra chiede di te. E soprattutto di me. Andiamo".
Il finale si chiude con un Cavaliere ancora perlpesso, che non vuole lasciare la sua nuova conquista, mentre fa ritorno su un volo di linea totalmente sovvenzionato dagli spettatori in sala.

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