martedì 20 luglio 2010

Esame di (in)coscienza

Recentemente la città di Alba ha fatto un salto al tempo dell'Inquisizione. In particolare una parrocchia, in occasione della cresima annuale, ha somministrato ai 'padrini' un foglietto di quattro pagine, una sorta di bollettino in carta fotocopiata, contenente un esame di coscienza a dir poco meschino. Non per il contenuto, che le chiese locali siano ancora legate ai costumi di una volta non ci stupisce, e chissà forse serve da equilibrio (senza parlare che in luoghi di campagna la Chiesa è sempre servita come ottimo centro di aggregazione fra giovani, mentre nelle campagne industrializzate può a volte essere tentata da costumi consumistici tipici della vecchia borghesia), non per il contenuto si diceva ma per la forma in cui questo contenuto è descritto e somministrato sotto il titolo, moralista, "esame di coscienza". Ebbene, elencherò ora alcune di queste domande tratte dall'elenco consegnato al 'padrino' in vista del suo importante ruolo:

(in tema di castità)
- Hai delle abitudini sensuali? Reagisci a pensieri, desideri, immagini sensuali?
(non ho bisogno di dire che 'sensuale' sta per sessuale, immagino) - Hai fatto uso della pornografia? Hai il vizio della masturbazione? Sei cosciente che questo vizio, con una lotta metodica e con l'aiuto di Dio si può vincere?
(che la masturbazione sia una fissazione del corpo clericale già lo sapevamo ma quello che è assurdo è l'uso dei termini 'vizio' e 'lotta'. Reprimere non è mai un segno di equilibrio mentale)
(continuiamo: siamo in tema di fidanzati)
- Siete impantanati nella sensualità?
(Beh, questa è poesia. 'Impantanati' è un termine fantastico! Vorrei solo sapere quali sono i canoni di giudizio. Quanto sesso devo fare, o quanto ci devo pensare, per essere 'impantanato'?)
- Lo sapete che se il vostro amore non vi porta a Dio è amore egoistico e inquinato?
(ma passiamo al matrimonio dove l'atto sessuale diventa 'atto matrimoniale'. E già, dopo il matrimonio si può!)
- Cercate di compiere l'atto matrimoniale purificandovi prima da ogni egoismo? - Cercate di abolire nel vostro atto matrimoniale ogni volgarità e leggerezza? Seguite le indicazioni della Chiesa nell'uso degli anticoncezionali? Crescete nel perdono reciproco e nella delicatezza?
(e ancora...)
- C'è in me l'idolatria del sesso? - Sei cosciente che è considerata confessione sacrilega la confessione in cui hai taciuto volontariamente qualche colpa grave?
- Lotto con le abitudini borghesi?
(Quali? Quelle del Vaticano?)

Tutto ciò che avete letto è vero e comprovato. Ripeto: è un elenco che un prete consegna ai padrini dei cresimandi per prepararli al loro corso cristiano. Ma non vi pare pericolosa una persona, sebbene sia uomo di Chiesa, che castiga moralmente i comportamenti e le abitudini sessuali in generale? Senza prendere in considerazione l'equilibrio tra corpo, mente e spirito potrebbe destabilizzare alcune persone fragili di animo.
Non credete che quando si parla di fondamentalismo religioso sia da immaginare più o meno con questo tono minaccioso, proprio quello usato nelle domande citate?
Ma poi mi chiedo: la gente di fede cristiana lo sa che la sua religione è in continua contraddizione? Non parlo degli scandali sessuali e finanziari (sarebbe come sparare sulla Croce Rossa) ma mi riferisco a quando si celebra una messa. Ormai si è pieni di formule vuote, frasi ripetute così tanto da perdere non solo di significato ma di azione. La Chiesa cristina oggi è questo. Un contenitore pomposo ma vuoto.
Sono consapevole che la preparazione di un documento meschino come questo, che mira al senso di colpa - leva sulla quale si è basato il radicamento della cultura cristiana sin dall'inizio della sua storia - è stato realizzato da un singolo e quindi non è mia intenzione generalizzare. Ma questo rappresenta parte del mondo clericale, sempre più lontano dalla realtà comune, dai bisogni delle persone e chiusa in una sfera di dogmi secolari (pardon, religiosi). Se si unisce questo alla barriera creata dagli sprechi e dallo sfarzo di alcuni eminenti illustri della gerarchia vaticana allora mi sento di condannare la Chiesa Cattolica alla stregua di una setta come Scientology: un istituzione che mira al lavaggio del cervello più che a una liberazione dello spirito.

Nessun commento:

Posta un commento